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Rimini rinascimentale: tour virtuale

Aggiornamento: 11 feb

Non c'è miglior punto di partenza per visitare i monumenti medievali di Rimini che la visita del Tempio Malatestiano, capolavoro dell'arte rinascimentale e candidato a entrare nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.

La chiesa non è frutto della realizzazione ex-novo di una struttura, ma piuttosto la ristrutturazione di un edificio religioso già esistente, la chiesa di San Francesco, che viene rimodellata a partire dal 1450 con un rivestimento in pietra d'Istria su commissione del signore della città, Sigismondo Pandolfo.


Facciata principale del Duomo di Rimini

Facciata del Duomo di Rimini


L'intento è duplice, da una parte celebrare Dio e la chiesa, dall'altro immortalare il proprio amore per Isotta degli Atti, figlia di un ricco commerciante di Rimini, Francesco degli Atti.

Testimonianza di quell'amore incondizionato sono diversi motivi decorativi, tra cui le iniziali dei loro nomi "I"e "S" intrecciate e alternati ad altri motivi decorativi all'interno e all'esterno dell'edificio.


Iscrizione con le iniziali di Sigismondo e Isotta

Iscrizione con le iniziali di Sigismondo e Isotta

Iscrizione con le iniziali di Sigismondo e Isotta

Iscrizione con le iniziali di Sigismondo e Isotta

Iscrizione con le iniziali di Sigismondo e Isotta

Iscrizione con le iniziali di Sigismondo e Isotta


Inoltre all'interno del Tempio ricorrono diversi elementi simbolici, che richiamano l'amore per Isotta, ma anche il legame alla casata malatestiana, come l'elefante e la rosa canina a quattro petali.

I lavori di ristrutturazione della chiesa vennero affidati all'architetto Leon Battista Alberti, che decise di richiamare negli elementi architettonici della facciata e dei fianchi elementi tipici dell'architettura romana, rivisitati in chiave rinascimentale con un attento studio delle proporzioni: gli archi trionfali nella facciata e le campate del ponte di Tiberio nei fianchi.


Facciata laterale del Duomo di Rimini

Facciata laterale del Duomo


La facciata tuttavia è rimasta incompleta, poiché nel 1462 Sigismondo è sconfitto dalla casata del Montefeltro e quindi si trova costretto a bloccare tutti i lavori e le fabbriche attive nella città.

In realtà il progetto originario prevedeva l'ampliamento della struttura con una cupola ispirata al Pantheon, che avrebbe suggellato la celebrazione della grandiosità malatestiana, in diretto collegamento con l'antica Roma.

I lavori di ristrutturazione interna vennero invece affidati a Matteo de Pasti e allo scultore Agostino di Duccio e tuttavia dopo la morte di Sigismondo nel 1468 i lavori proseguono discostandosi dai progetti originari dell'Alberti e di de Pasti e si dichiarano conclusi nel 1503. All'interno diversi sono i punti di rilievo.

In primis l'affresco dell'ultima cappella di destra, attribuito a Piero della Francesca, che ritrae il committente Sigismondo Pandolfo inginocchiato davanti al Santo di cui porta il nome (1451).


Affresco di Piero della Francesca all'interno del Duomo di Rimini

Affresco di Piero della Francesca


Nell'abside dietro l'altare maggiore incontriamo il crocifisso di Giotto (1302).


Crocifisso di Giotto all'interno del Duomo di Rimini

Crocifisso di Giotto


Inoltre nell'ultima cappella di sinistra troviamo un'opera di Giorgio Vasari: San Francesco che riceve le stimmate (1548).

Infine nella terza cappella di destra troviamo la tomba di Isotta degli Atti sorretta da due elefanti portastemma e sul lato opposto il sepolcro di Sigismondo Malatesta.


Tomba di Isotta all'interno del Duomo di Rimini

Tomba di Isotta


Altro punto di interesse di epoca medievale è la Biblioteca civica Gambalunga, tra le più antiche biblioteche civiche italiane.


Ingresso alla Biblioteca civica Gambalunga di Rimini

Ingresso alla Biblioteca civica Gambalunga


Fondata dall'erudito e bibliofilo riminese Alessandro Gambalunga, alla sua morte nel 1619 volle che la propria collezione fosse lasciata in eredità alla città, con l'intento di trasformare la biblioteca di casa in biblioteca pubblica, nonché luogo di studio e lettura.

Il Palazzo che ospita la biblioteca è stato anche casa privata dello stesso Gambalunga e della sua famiglia e in origine la biblioteca era collocata al piano terra, con un ingresso dedicato e separato rispetto all'ingresso della dimora padronale che era collocato sull'attuale via Gambalunga.

Attualmente le sale di lettura sono posizionate al primo piano e la biblioteca custodisce un patrimonio librario ricchissimo. Sempre al primo piano sono collocate le cosiddette sale antiche, ovvero cinque sale di cui tre sono di fatto la trasposizione dal piano terra al primo piano delle sale con la collezione privata di Alessandro Gambalunga. La collezione vanta un ricco ed elegante repertorio di volumi cinquecenteschi, sulla cui copertina spicca lo stemma del mecenate riminese.


Veniamo ora alla descrizione del Castel Sismondo, affacciato sulla Piazza Malatesta e voluto proprio da Sismondo Pandolfo Malatesta (lo stesso che volle la ristrutturazione del Tempio malatestiano) per dotare la città di Rimini di una fortezza che fosse all'altezza delle esigenze militari dell'epoca, ma anche per veicolare un messaggio di potenza e floridità economica.

La realizzazione venne intrapresa nel 1437 per concludersi ufficialmente nel 1446, anche se il completamento effettivo dell'opera avvenne solo nel 1454.


Piazza sull'acqua con veduta sul Castello Sismondo di Rimini

Piazza sull'acqua con veduta sul Castello Sismondo


La fortezza si compone di un sistema di quattro elementi collegati tra loro, di cui il maschio costituisce il fulcro difensivo. Al maschio sono collegati il Palazzo di Isotta e il corpo centrale del castello. A questi si aggiunge infine il Cortile grande, probabilmente adibito a piazza d'armi.


Piazza d'Armi del Castello Sismondo

Piazza d'Armi del Castello Sismondo


Negli anni di Sigismondo, all'epoca della conclusione dei lavori di realizzazione, la fortezza, dal lato della città (attualmente dove oggi si trova la piazza sull'acqua), era difesa da un terrapieno a cui si poteva accedere attraverso un ponte levatoio.

La sistemazione della piazza antistante il castello, con gli specchi d'acqua e le fontane che creano la "nebbia felliniana", unitamente alla nuova destinazione del castello, che da qualche anno ospita il Museo di Fellini, sono frutto di una recente ristrutturazione che ha voluto sottolineare il legame della città con il noto regista romagnolo.


Si conclude così il nostro tour virtuale attraverso la Rimini rinascimentale.

Ora non vi resta che visitarla dal vivo!

Per info su dove dormire https://www.casaparcodelmare.com/




 
 
 

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